Raffinerie saudite attaccate da droni
Dopo l’attacco terroristico con droni sulle raffinerie saudite, le accuse di Mike Pompeo.
Ci sarebbe l’ombra dell’Iran dietro l’#attacco con #droni alle raffinerie saudite! A dichiararlo il segretario di Stato americano, Mike Pompeo. Un’accusa grave, che allontana il sogno di una pacificazione dei rapporti Usa-Iran attraverso uno storico incontro tra Trump e Rouhani.
Intanto l’Arabia Saudita ha fermato temporaneamente la produzione nelle due raffinerie colpite, interrompendo circa metà della produzione totale. Una produzione fondamentale per l’economia globale.
Gli Stati Uniti invece si sono dichiarati pronti a utilizzare le riserve petrolifere srategiche, pur di evitare qualsiasi interruzione dei mercati petroliferi.
L’attacco
Nella notte di ieri 10 #droni hanno infuocato il cielo Saudita, lanciando bombe su due impianti. Il primo, quello di Buqyak, è la più importante installazione per il trattamento del petrolio al mondo, mentre il secondo è un campo di estrazione gestito dalla Saudi Aramco. Un attacco studiato, quindi, nei minimi dettagli, soprattutto per le conseguenze che potrà avere sui mercati. Un attacco che fa capire come alle spalle dei terroristi ci sia una strategia sofisticata e ampia, che presuppone una vera e propria rete del terrore.

L’incursione con droni è stata rivendicata dai ribelli Houthi dello #Yemen. Gli Houthi, da anni sostenuti dall’Iran nella guerra( ormai di 4 anni) contro l’intervento dell’esercito dell’Arabia Saudita, stanno dimostrando di aver raggiunto una forza consistente. E cominciano a rappresentare una seria minaccia per le forze saudite.

Ma la facilità dell’ esecuzione dell’#attacco mette in rilievo la mancanza di una protezione adeguata degli impianti.
Nel clima di crescente tensione tra #Yemen e Arabia Saudita, sarebbe stato opportuno garantire con armi e strumenti più appropriati la sicurezza delle raffinerie. Queste, infatti, sono state oggetto già in precedenza di numerosi sabotaggi.
Le dichiarazioni del principe saudita
“Siamo in grado di far fronte a questa aggressione” – ha dichiarato il principe saudita Bin Salman nel corso di una telefonata con Donald Trump.
Il presidente statunitense infatti si è reso prontamente disponibile, deprecando l’azione.
“Azioni violente contro aree civili e infrastrutture vitali per l’economia globale aggravano solo il conflitto e la sfiducia”, ha dichiarato Trump, aggiungendo che “gli Usa stanno monitorando la situazione e restano impegnati a garantire che i mercati gpetroliferi mondiali siano stabili e ben riforniti”.
Intanto cresce l’attesa per l’ apertura della borsa Lunedì prossimo. Si temono infatti forti ripercussioni, per l’entità del danno provocato dagli attacchi.
#IrmaSaracino