Inesorabile e misterioso il Covid-19 avanza in tutto il mondo e spuntano varie profezie sul virus killer.
Che l’uomo, nel corso della sua storia, abbia sempre cercato un’origine misteriosa a calamità naturali o a epidemie falcidianti, é noto a tutti. Ma il Covid-19, devastante nella sua espansione e, almeno per il momento, inarrestabile, sembra riportare l’essere umano a profezie che innescano perversi meccanismi di paura.
Si rispolverano profezie bibliche che parlano di una fine del mondo preannunciata da terremoti, maremoti, o quant’altro la natura possa riservarci. Si reinterpreta l’oscuro linguaggio di Nostradamus, leader universale della vis profetica, ma, soprattutto, si rileggono in una luce nuova le parole di sensitivi o scrittori preveggenti.
Le ragioni? Una sorta di impotenza di fronte a un nemico oscuro, che sovrasta l’uomo e lo impaurisce. E se, in epoche remote, si ricorreva all’illuminato intervento di sciamani, oggi prevale una sorta di rassegnazione o di sconsiderata superficialità.
The end of days
Ma, tra tutte le farneticazioni profetiche del passato su una presunta fine del mondo, emerge quella di una scrittrice: Sylvia Browne.
Quando, nel lontano 2008, la sensitiva statunitense diede alle stampe il suo libro: End of days, il clamore fu immediato. La donna infatti predisse, con dovizia di particolari, un’#epidemia terribile che nel 2020 avrebbe sconvolto il mondo.
Una malattia polmonare, determinata da un #virus misterioso, che sarebbe poi scomparso improvvisamente, per ritornare dopo dieci anni.
Come si legge nel testo il virus, secondo la #predizione della sensitiva, sarebbe stato ‘resistente ad ogni trattamento‘. Scomparso poi inspiegabilmente, solo al suo ritorno sarebbe svanito definitivamente.
Una predizione sconvolgente
Ovviamente, tra le tante ‘bufale’ circolanti in rete, una #predizione del genere lascia sconvolti tutti i lettori. Sia per la sua veridicità( alla luce dell’attuale circostanza), sia per le inspiegabili capacità della sensitiva. Ma incoraggia il fatto che comunque, almeno in questo caso, non vi sia una visione del tutto catastrofica.
Sorgono, però degli interrogativi che riportano in auge le più remote convinzioni dell’uomo, legate a un presunto libro del destino, scritto da una mano ignota.
Una mano potente e inarrestabile. Capace di creare e di distruggere? Forse. Ma l’uomo riscopre i suoi limiti e quel senso di solidarietà che lo dovrebbe portare lontano dalle guerre.
Nella paura e nell’incalzare di questa #epidemia ci chiediamo quindi sbigottiti: era tutto previsto?
#IrmaSaracino