Nella notte missili israeliani sono piovuti su Gaza. Una risposta al lancio di ieri di due razzi palestinesi su territorio ebraico.
Escalation di violenza nella notte a Gaza. Ancora una volta i cieli di #Hamas infatti si sono illuminati di sinistre luci e bagliori, e l’alba ha illuminato scene ormai abituali in quella che é considerata la striscia del fuoco.
Un territorio palestinese che, per la sua stessa geografia, rappresenta una spina nel fianco di #Israele, non certo incline ad accettare limitazioni né territoriali, né economiche.
Israele infatti la notte scorsa ha scritto l’ennesima pagina di un copione noto a tutti. Un attacco notturno in risposta all’ennesima provocazione di #Hamas.
Questa la notizia ufficiale, diffusa dai media israeliani, che hanno divulgato la ‘nota’ dell’esercito israeliano.
Un’azione bellica legittimata quindi da una motivazione difensiva. Un braccio di ferro, che dura da decenni, volto all’affermazione dell’occhio per occhio, dente per dente’.
Pioggia di missili
Così, in questa notte santa per la cristianità, una pioggia di #missili israeliani si é abbattuta su obiettivi specifici di #Hamas. Un sito di produzione di missili, un’infrastruttura sotterranea e una postazione militare. Un attacco mirato, quindi, che non avrebbe causato vittime tra i civili.
Nel dare la notizia l’esercito israeliano ha voluto evidenziare la veridicità delle proprie affermazioni, precisando che i due razzi palestinesi, lanciati su territorio ebraico il giorno precedente, erano stati intercettati dal sistema antimissile iron dome.
Razzi indirizzati verso Ashkelon e le zone israeliane attorno alla Striscia, che avevano costretto la popolazione a correre nei rifugi.
I media palestinesi
Anche i media palestinesi hanno confermato la mancanza di vittime tra i civili, ma non hanno fatto alcun riferimento al lancio di razzi da parte palestinese. E, fino a questo momento, non é giunta alcuna rivendicazione da parte di gruppi armati di Gaza.
Rimane quindi l’icognita di questo fantomatico lancio di razzi che avrebbe interrotto la quiete apparente sul territorio transfrontaliero, protrattasi per tutto il 2020 e determinata dall’emergenza Covid.
Una pace lontana
Continua dunque a essere incandescente il clima in questo lembo di terra, unica roccaforte di un popolo privato del suo territorio e, in molti casi, costretto alla fame.
E, come ben sappiamo, l’odio semina l’odio, mentre non si allenta il braccio di ferro di #Israele che, indubbiamente, vive una situazione di disagio e di paura.
Appare così sempre più lontana quella pace tanto agognata. E intanto la Striscia continua ad essere terra di fuoco, mentre spesso le notti, nei cieli di Gaza, si accendono di sinistri bagliori.
#IrmaSaracino