In una lettera il capo della Conferenza episcopale statunitense prende le distanze dalla linea progressista di Biden in merito a temi quali l’aborto.
Joe Biden é il 46° presidente degli Stati Uniti! La storia del volto nuovo dell’America inizia con lui, almeno si spera.

Gli occhi del mondo, le speranze, le aspettative di tutti i grandi della terra quindi, ma anche delle persone comuni sono fissi su questo attempato e navigato politico.
Il cerimoniale di rito si é concluso con l’Inauguration Day di ieri, costellato da stars canore e da una linfa poetica inusuale per gli States.
Il discorso di Biden, al di là dei suoi toni enfatici, ha convinto tutti e ha indicato un programma e una linea politica ben precise. Una rinnovata apertura verso i valori della democrazia americana, da sempre depositaria ( almeno a parole) dell’integrazione razziale, della libertà e della verità. Un discorso infarcito di temi fideistici che stigmatizzano l’amore verso l’altro e l’apertura verso quella fratellanza che dovrebbe essere alla base del cattolicesimo.
Ma, in questo clima di tripudio generale e di congratulation day, una nube plumbea ha turbato il cielo del neo-eletto presidente. Una #lettera. Una missiva inaspettata.
L’autore? Il presidente della Conferenza episcopale statunitense, José Horacio #Gomez.
Il contenuto
Il contenuto della missiva, certamente inusuale in un momento del genere, é un programma manifesto di totale opposizione a Biden in materia di aborto, contraccezione, matrimonio e gender.
Toni aspri, che non danno spazio ad un’ipotetica cooperazione dei vertici del clero statunitense con il nuovo Presidente, troppo in linea con le posizioni di #Papa Francesco, troppo innovatore, troppo aperto.
E la #lettera, inviata all’insaputa di molti vescovi americani, é in netto contrasto con quella augurale di Bergoglio. Il Pontefice infatti ha fatto sentire tutta la sua vicinanza a Biden con parole semplici ma calorose.
Bergoglio e i vescovi americani
Che il rapporto tra #Papa e buona parte dei vescovi statunitensi non sia idilliaco é ormai noto a tutti. Le loro posizioni, ancorate ad un rigorismo etico non al passo coi tempi, hanno segnato profondamente l’America. Ed hanno creato un’aura di anacronistica intransigenza medievale nei confronti delle debolezze umane.
Vietata quindi ogni apertura, vietata ogni tolleranza. E la stantia demonizazzione della fragilità ha portato sempre più questi depositari della virtù somma a prendere apertamente le distanze da Papa Francesco. Un Pontefice circondato da nemici anche in Italia.
Come dimenticare le apostrofi di Mons. Viganò, che é giunto addirittura a scrivere a Trump, da lui salutato come Homo Novus, illuminato custode dei più alti valori etici!
I futuri rapporti
Un altro problema si delinea quindi all’orizzonte di Biden, già così confuso. L’intransigenza e la determinazione di #Gomez, non certo un capolavoro di diplomazia, sono infatti note a tutti.
Ma il Nuovo Presidente, erede di un’America straziata da una terribile amministrazione, saprà gestire anche questo rapporto, trionfando sulle retoriche e i pregiudizi di prelati che oscurano la Storia.
#IrmaSaracino