Tensione alle stelle tra Cina e Usa all’indomani dell’ingresso delle portaerei statunitensi nel Mar Cinese Meridionale
S’inaspriscono i rapporti tra #Cina e Stati Uniti, specie dopo l’invio di portaerei Usa nel Mar Cinese Meridionale.

Continua così il braccio di ferro tra le due super-potenze in un’area ‘calda’ del Pacifico. Un’area attraverso la quale fluiscono annualmente trilioni di dollari di scambi e da tempo oggetto di contesa tra Pechino e Washington.
L’allarme di Taiwan
Quando nei giorni scorsi #Taiwan ha lanciato il suo allarme per incursioni di caccia e bombardieri cinesi nel suo cielo, l’#America di Biden ha risposto prontamente alla richiesta d’aiuto dell’isola, inviando le sue navi per tutelare la ‘libertà dei mari’.
Sono note a tutti, infatti, le pretese della #Cina di ampliare la sua giurisdizione su tutto il Mar Cinese Meridionale. Una pretesa ritenuta pretestuosa e priva di fondamenti giuridici da un tribunale arbitrale internazionale.
Ma, in linea con la propria politica, Pechino sembra ignorare simili diritti e, forte di un’egemonia economica senza precedenti, non fa mistero delle proprie intenzioni espansionistiche. Pronta a tutto, pur di consolidare il proprio domino dei mercati.
L’intervento americano
L’#America ha risposto prontamente all’appello di #Taiwan e, appena insediatosi, Biden ha mostrato la sua strategia in un’area così importante per la sua stessa geopolitica.
Il neo eletto Presidente ha quindi manifestato la sua intenzione di adoperarsi con un impegno maggiore per la costruzione di alleanze nel sud-est asiatico. Il fine? Quello di impedire alla Cina di stabilire la propria egemonia.
L’arrivo delle portaerei statunitensi, quindi, nel Mar Cinese Meridionale é un segnale ben preciso che desta non poche preoccupazioni, tenuto conto dell’insofferenza congenita del governo cinese all’ingerenza di altri Stati.
La replica di Pechino
Come prevedibile, dura la reazione di Pechino, che ha subito replicato con toni poco rassicuranti a un simile intervento statunitense in un Mare che considera proprio.
“Gli Stati Uniti inviano spesso aerei e navi nel Mar Cinese Meridionale per mostrare i muscoli”, ha dichiarato alla stampa Zhao Lijian, portavoce del Ministero degli Esteri cinese.
“Ciò non favorisce la pace e la stabilità nella regione”, ha poi concluso lasciando intravedere un’oscura minaccia.
Parole dure, quindi, che portano alle stelle il clima di tensione tra le due Nazioni, specie per il controllo del Sud Est asiatico
La Cina non fa mistero delle proprie intenzioni. Creare una #Cina unica, annettendosi l’area insulare. E anche #Taiwan perderebbe la propria autonomia, passando sotto il governo di Pechino con le sue ferree regole.
Gli Stati Uniti, invece, non hanno legami formali con l’isola, ma si battono per salvaguardare la sua indipendenza, che tutela anche i propri interessi commerciali, soprattutto nell’ambito della fornitura di armi.
Un quadro preoccupante che mina ulteriormente i già precari rapporti tra la superpotenza asiatica e l’America, ma fa scattare anche un campanello d’allarme sulla portata e le eventuali dimensioni dell’espansionismo cinese.
#IrmaSaracino