Riveder le stelle con l’Orchestra della Magna Grecia
Nella giornata nazionale dedicata a Dante anche Taranto fa sentire la sua voce e, per ‘riveder le stelle’, la melodia si sposa con la poesia in un’iniziativa promossa dall’Associazione Orchestra della Magna Grecia in collaborazione con il Comune della città dei due mari.
Un cammino lungo, oscuro, disseminato da speranze e tante delusioni. L’amaro sapore di una vita defraudata della bellezza, di quelle stelle che brillarono un giorno per noi nell’universo splendido dell’arte. Questo il bilancio di un anno che ci ha visti uniti nel percorrere un inferno senza fine. Plumbeo come la tempesta infernal. Ma, domani, anche la nostra città, attraverso i versi di #Dante e la musica dell’ #Orchestra della Magna Grecia, cercherà una speranza, una via verso quella luce che ci porterà ‘ a riveder le stelle’

La ‘morta poesì resurga’
Ma qui la morta poesì resurga, un grido, un appello accorato che si farà voce, respiro e ci parlerà attraverso i versi di un uomo morto 700 anni fa.
E le voci saranno tante, accompagnate dalla musica di un’#orchestra che è il fiore all’occhiello della cultura tarantina.

Voci che reciteranno i versi immortali di #Dante, in una simbiosi con la musica che è magia, alchimia e cura della sofferenza. La sofferenza di un percorso che ci ha cambiati e ci ha fatto capire la bellezza di ciò che avevamo.
Era il 4 marzo
Impossibile dimenticare quella sera di un anno fa quando, con voce rotta dall’emozione, , il direttore artistico dell’#orchestra della Magna Grecia, Piero Romano, diede la notizia della chiusura dei teatri.

Eravamo tutti lì, attoniti. Lo sconcerto per una notizia del genere fu palpabile, mentre una vibrazione oscura, che sapeva di presagio, percorse tutti. Pubblico e artisti, sul palcoscenico dell’Orfeo.
E cominciò l’inferno.
Verso la vita
Domani la potenza dei #versi danteschi esprimerà tutto il nostro dolore, ma anche la nostra speranza in quel cammino che ci porterà a riveder le stelle.
Per correr miglior acque alza le vele
omai la navicella del mio ingegno,
che lascia dietro a sé mar sì crudele;
E saremo lì, uniti a coloro che si sono battuti per le sorti di questa città, nel giorno del ricordo di un uomo che ha scritto l’eternità.
Perché la Commedia non è solo una splendida architettura poetica. E’ vita, è presente, passato, futuro nell’universo immortale dell’Arte.
#IrmaSaracino