Pioggia di missili su Kiev, ormai cinta d’assedio dalle forze russe. Le sirene d’allarme suonano di continuo, ma il presidente ucraino Zelensky dichiara:’ Io resto qui’
A Kiev é l’inferno! Le sirene sinistramente suonano a intervalli sempre più frequenti, mentre, dopo la grande fuga , la popolazione cerca rifugio nella metropolitana della città, ormai divenuta bunker antiaereo.
La città, la nazione tutta vivono le ore frenetiche di un assedio senza precedenti. Illogico e perfidamente vero, mentre anche in #Russia cresce lo sdegno per quello che ormai si presenta sempre più come un massacro.

Follia, follia pura di una guerra che non può trovare giustificazioni. Ammesso che ve ne possano essere per ogni guerra.
Le ore scorrono nel silenzio attonito delle persone, rotto solo dal rumore sordo dei bombardamenti. mentre prevale un’unica certezza: quella della disfatta imminente.
E intanto inizia la conta delle vittime tra gli ‘eroi’ ucraini. Decine, forse di più tra militari e civili.
Soli a combattere
Le parole del presidente ucraino Zelesky, che si rivolge al mondo intero in un drammatico appello alla tv nazionale, sono drammatiche e scuotono le coscienze dell’Occidente.
‘Ci avete lasciati soli a combattere– dichiara con amarezza Zelensky da Kiev- Tutti hanno paura’. Poi, l’invito agli ucraini a prendere le armi, a lottare per il proprio paese. E, di fronte allo stupore internazionale, dichiara: ” Io resto qui, con la mia famiglia”
Zelensky sa di essere l’obiettivo numero uno, ma con fermezza respinge ogni offerta di asilo come quella giunta da Boris Johnson.
L’#Ucraina “è stata lasciata sola”- ribadisce il presidente ucraino- a combattere contro la #Russia. – poi si chiede “Chi è pronto a combattere con noi? Non vedo nessuno. Chi è pronto a dare all’Ucraina una garanzia di adesione alla Nato? Tutti hanno paura”.
Putin, l’ultimo imperatore?
Il delirio di onnipotenza di #Putin é inarrestabile. Solo, contro il mondo, dopo aver rivolto oscure minacce all’Occidente, avanza freneticamente, animato da una vis folle di supremazia. E svela così il suo vero volto.
‘Ora lo vediamo per quello che è– dice di lui Boris Johnson- un aggressore insanguinato che crede nella conquista imperiale’. Né é più mite il giudizio su di lui, espresso ieri sera da Biden. E anche la Corea del Nord, il Giappone hanno parole di biasimo per questo folle restauratore di un passato anacronistico. Solo la Cina gioca sull’etimologia delle parole, lamentandone l’inesattezza enfatica di carattere occidentale.
Troppo forte infatti il termine ‘invasione‘! Un escamotage per mascherare i suoi intenti espansionistici su Taiwan? Può darsi. Nel gioco perfido di un potere ottenuto con la forza della prevaricazione, tutto é lecito!
Intanto dall’Europa, finalmente coesa, e dagli Stati Uniti piovono sanzioni ferree che riducono al collasso il rublo. E gli oligarchi russi cercano rassicurazioni da #Putin.
Primo campanello d’allarme di un malcontento insinuatosi tra i fedelissimi? Si spera.
#IrmaSaracino