Sofferta decisione del clero russo ortodosso di Amsterdam che taglia i legami con il Patriarcato di Mosca
Il clero di una #chiesa russo ortodossa di Amsterdam ieri ha annunciato ufficialmente la sua rottura con il Patriarcato di #Mosca a causa dell’invasione dell’Ucraina. Una decisione sofferta, ma necessaria alla luce dei recenti avvenimenti che ledono anche la spiritualità dei fedeli.

Domenica di fuoco
Una domenica di fuoco anche per la religiosità, quella di ieri. Caratterizzata dalle importanti affermazioni di Papa Francesco che, nel suo Angelus, ha rivolto un toccante appello a porre termine ad ogni azione militare.
Un grido di dolore che é risuonato in una piazza San Pietro gremita da migliaia di fedeli. Un grido che ha invocato quel Dio calpestato da un’umanità lacerata dall’odio.
Un grido al quale si é unito anche il clero russo ortodosso dell’Occidente, alla luce anche delle recenti affermazioni del patriarca Kirill, fedele alleato di Putin.
Una guerra giusta
Parole sconcertanti quelle del capo della #Chiesa russo ortodossa, pronunciate nel corso della sua omelia la settimana scorsa. Parole che addensano una nube cupa sulle scelte e le posizioni anche religiose di #Mosca.
Kirill, infatti, non solo non ha condannato il Cremlino per l’invasione dell’ #Ucraina, ma ha addirittura definito gli oppositori della Russia in #Ucraina “forze del male”.
Poi, continuando nel suo sermone dai toni apocalittici, si é scagliato contro la liceità, nel mondo occidentale, delle parate del gay pride. Vera causa per lui della guerra in Ucraina.
Un vero e proprio delirio metafisico pericoloso e affatto religioso. Il patriarca, ricalcando le orme dei suoi predecessori di età medievale, ha quindi legittimato la ‘guerra’, dimentico probabilmente di quel Dio che condanna la violenza.
Sconcerto e reazioni
Scontate le reazioni di tanti sacerdoti ortodossi e funzionari ecclesiastici che, immediatamente, hanno preso le distanze da Kirill.

Oltre 280 ‘uomini di Dio’ infatti hanno firmato una lettera aperta. In essa, la manifesta condanna dell’invasione russa dell’Ucraina.
Nella lettera inoltre sono presenti ‘anatemi’ contro coloro che danno ‘ordini omicidi’. A questi, a detta loro, non resta che il ‘tormento eterno’
Nuova geografia religiosa?
In tempi di radicali mutamenti negli assi politici, si delinea, quindi, anche un nuovo quadro geografico religioso.
La Chiesa ortodossa russa di Amsterdam, una delle più grandi congregazioni ortodosse nei Paesi Bassi, si é così definitivamente staccata da #Mosca, entrando a far parte del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli. Ramo ortodosso con sede a Istanbul, visto come un rivale della Chiesa ortodossa russa.
E Mosca, quindi, appare isolata anche sul piano religioso.
#IrmaSaracino
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