In migliaia nelle vie e nelle piazze in Russia per manifestare il proprio dissenso dopo l’annuncio di Putin della mobilitazione
Migliaia di persone, in circa 38 città, hanno riempito le piazze e le vie in Russia per manifestare contro l’annuncio, dato ieri dallo zar #Putin, della #mobilitazione. Una protesta pacifica che ha scatenato la reazione della polizia russa. Oltre 1.500 infatti gli arresti fino a questo momento.
In molti, invece, hanno cercato una via d’uscita dal territorio russo, cercando rifugio in Paesi confinanti. Prezzi alle stelle per i biglietti aerei, ormai introvabili.
Le parole di una madre
‘ Mio figlio ha 18 anni. Non voglio che muoia’. Questo il disperato appello di una madre che, sfidando le forze della #polizia russa, é scesa in piazza per manifestare tutto il proprio dissenso da quella che #Putin si ostina a definire operazione speciale.

Tante anche le altre testimonianze che raccontano il malcontento di una larga fascia della popolazione in Russia. Una Nazione schiacciata da un regime che sta facendo tremare il mondo, ma che, soprattutto, sta falcidiando migliaia di vite umane.
Un annuncio sconcertante
‘ L’Occidente é pronto a distruggerci!’, ha tuonato ieri Vladimir Putin, facendo ricorso alle sue usuali retoriche per legittimare un’operazione cui ormai in pochi plaudono.
Un discorso, secondo i suoi usuali standard, infarcito di minacce rivolte all’Occidente , ma che evidenzia anche il momento di crisi che le truppe russe stanno vivendo in Ucraina. Un discorso che comunque preoccupa per il carattere spietato di quest’uomo che non accetta le sconfitte.
Poi, in un crescendo di retoriche, ha annunciato la #mobilitazione parziale: 300.000 riservisti richiamati alle armi.
Fino a che punto?
L’uomo forte del Cremlino continua a tirare in ballo l’ipotesi di un utilizzo di armi nucleari anche contro l’Occidente, probabilmente però, nella sua follia, non si rende conto delle conseguenze catastrofiche che si avrebbero anche all’interno del suo Paese.
Ma il delirio imperialistico di Putin sembra inarrestabile. L’ex spia del Kgb vuole vincere, anche a costo di uccidere migliaia di persone!

Una logica spietata, la sua, che non arretra neppure di fronte alla crisi economica che sta manifestandosi in Russia.
Intanto l’Ue vara nuove sanzioni, ma ci si interroga fino a che punto queste possano essere risolutive. Cresce il disagio economico anche dell’Europa, mentre la gente comune paga le conseguenze della scarsa oculatezza di tanti governi.
E ci si chiede: fino a dove? Ma, soprattutto, fino a quando?
#IrmaSaracino