La perla dei Caraibi dice sì ai matrimoni gay con un referendum popolare. Una svolta che riscrive la storia di Cuba
Con il 67% dei voti favorevoli alla riforma del Codice della Famiglia nel #referendum che si é tenuto lo scorso 25 settembre, l’isola caraibica chiude un amaro capitolo di discriminazioni e persecuzioni omofobe. Finalmente una svolta nella storia tormentata degli #omosessuali cubani.

Anni bui
Anni di persecuzioni, anni bui in cui essere omosessuale era un’onta inaccettata da un regime che non lasciava spazio a quella libertà di genere che dovrebbe essere un diritto inalienabile.
Erano gli anni sessanta/ settanta. Quelli che un po’ dovunque rappresentavano una svolta nel costume falsamente etico del passato di ogni Paese. Quelli in cui la parola libertà riecheggiava nelle piazze e si apriva una pagina nuova della Storia.

Ma non era così a #Cuba dove l’essere gay rappresentava un male sociale. Lesbiche, transgender venivano infatti internati in campi definiti di rieducazione. Costretti a subire maltrattamenti e soprusi di ogni genere.
Solo nel 1979 finalmente ne venivano riconosciuti i diritti e l’omosessualità diveniva legale.
Che cosa cambia
Oggi, finalmente, col cambiamento radicale delle leggi che hanno disciplinato sino ad ora il Codice della Famiglia cubana, il matrimonio gay diviene realtà. E si dice sì alle adozioni da parte di coppie dello stesso sesso, ma anche alla gestazione per altri. Una vera rivoluzione nei rapporti familiari in questo Paese apparentemente così libero.
Avanzano anche i diritti delle donne, oltreché della comunità Lgbt. E viene anche stabilita la condivisione paritaria dei diritti. Piena uguaglianza, quindi, fra i coniugi, anche in merito alle responsabilità domestiche.
Un referendum storico
Pur nella drammaticità di questo momento, caratterizzata da una povertà estrema, il popolo di #Cuba ha fatto sentire la sua voce.
Una voce potente e determinata che ha scritto la parola fine ad ogni discriminazione e a quell’ipocrisia sociale che si ammanta di perbenismo, calpestando i diritti di chi chiede solo di vivere la sua dimensione umana, la sua vita.
#IrmaSaracino