Subito dopo la Messa, militari russi hanno arrestato in chiesa un giovane sacerdote
Donetsk, entrati in Chiesa, subito dopo la Messa, militari russi hanno catturato e portato via don Oleksandr Bogomaz, giovane sacerdote, parroco di Melitopol. Piccolo centro nel Donetsk. Si ignora dove il parroco sia stato condotto.

A darne la notizia ai microfoni del Tg2000 don Maksym Ryabukha, vescovo dell’Esarcato arcivescovile di Donetsk.
Sale così a tre il numero dei sacerdoti cattolici nelle mani dei #russi in #Ucraina!
Benvenuti all’inferno
Sembra proprio che l’inferno abbia spalancato le sue porte per accogliere un’umanità allo sbando. Un’umanità che si realizza e si rappresenta negli orrori di una guerra dettata da logiche perverse di potere .
E, alla luce di questo ennesimo episodio, ci si interroga sui tanti perché e si rimane annichiliti di fronte all’insensatezza di certe azioni condotte ai danni di inermi.
Questa volta un giovane sacerdote, alla presenza di un Dio probabilmente attonito, é stato trascinato via con la forza, dinanzi alla platea impietrita dei suoi fedeli. Senza pietà, senza alcuna motivazione che potesse giustificare una simile azione. Purtroppo, però, é il terzo.
Altri due sacerdoti, infatti, di cui si ignora la sorte, sono nelle mani dei #russi. Un bilancio destinato a salire, visto anche l’incrinarsi dei rapporti tra Mosca e la Santa Sede?
Le accuse e le ipotesi di reato
Quali dunque le accuse? Nel clima persecutorio che ormai caratterizza i rapporti col mondo cattolico i due sacerdoti, arrestati a Berdyansk, avrebbero celato armi nelle loro parrocchie. Acccusa infondata, perché non suffragata da prove.
Ma, la cosa più aberrante, sempre secondo le dichiarazioni di don Ryabukha, é che i due inermi sacerdoti starebbero subendo anche torture. L’obiettivo? Estorcere informazioni ricevute a seguito della confessione.
Senza limiti
Al di là di ogni considerazione etica o retorica argomentativa, l’azione, già di per sé costituisce un’ulteriore prova di crudeltà. Ogni dichiarazione inoltre, estorta con la tortura, é poco attendibile e i militari russi, nel loro odio nei confronti dell’Occidente, dimenticano la sacralità della Confessione cattolica e l’obbligo del silenzio.
Ma ciò che maggiormente preoccupa é questo nuovo aspetto di un conflitto terribile: quello di una #guerra di religioni.
Il convolgimento infatti anche di rappresentanti dei rispettivi credi assume una veste quasi politica, ben lontana da quella spiritualità che dovrebbe unire e non dividere.
E quel Dio, lacerato dall’odio umano, ancora una volta assiste a ciò che rimane di quella che chiamano umanità.
#IrmaSaracino