La voce del violino di Uto Ughi ha avvolto di magia ieri sera il pubblico del Teatro Orfeo di Taranto. Standing Ovation al termine del concerto
La voce narrante di Uto Ughi, la #musica di #Vivaldi e la vocalità del #violino del grande maestro hanno creato ieri sera, al Teatro Orfeo di Taranto, un’atmosfera magica, quasi surreale, in cui l’Arte si é espressa in tutti i suoi moduli. Poesia, musica e immagini si sono fuse perfettamente, regalando al pubblico momenti di rapimento estatico e coinvolgimento emotivo.

Uto Ughi ha raccontato ‘Le Quattro Stagioni’ di Vivaldi, attraverso la lettura dei sonetti scritti dallo stesso Vivaldi e l’esecuzione di singole frasi musicali, unitamente ai suoi friends, per spiegarne la rappresentazione figurativa. Ed é stata magia!
La voce e la poesia della musica del ‘Prete Rosso’
Una serata indimenticabile dunque, quella di ieri, al Teatro Orfeo di Taranto, che ha avuto per protagonista un gigante della musica barocca, Antonio Vivaldi. Un compositore universalmente riconosciuto quale voce narrante della #musica. E la sua musica ha assunto toni figurativi, descrittivi, grazie anche al ‘racconto’ del violino di Uto Ughi, accompagnato da maestri eccezionali.
Il #violino si è fatto così voce e la voce si è colorata di armonia musicale, in una fusione unica.
Le Quattro Stagioni
‘ Le Quattro Stagioni”, scritte dal compositore veneto per violino solista, archi e clavicembalo, hanno preso corpo, vita, determinando suggestioni uniche.
Tutto in un ‘racconto musicale’, in cui i sonetti di Vivaldi, letti da Uto Ughi, hanno creato quadri descrittivi della natura, nel susseguirsi delle stagioni, anche con l’uso di strumenti ad effetto onomatopeico. Insomma ‘un grande affresco musicale – come ha dichiarato il grande violinista- in cui musica, poesia e arte figurativa sono perfettamente fuse’.
Valore e messaggio della musica
Che la musica sia la voce narrante di un’epoca, di un popolo è ben noto, ma in essa può leggersi un messaggio ben più profondo e universale: quello della pace e della libertà.
Un messaggio che, oggi più che mai, rappresenta la voce di un’umanità sofferta, tormentata, in cerca di quella luce che può illuminare anche gli orizzonti più cupi.
‘La musica, quindi, deve parlare soprattutto ai giovani, deve dare loro speranze per il futuro e educarli alla vita.’ Questo in sintesi il fine ultimo del progetto ‘Uto Ughi per i giovani’ ideato dal grande violinista che lamenta anche i limiti dell’attuale educazione musicale nelle scuole italiane.

E, in ragione di queste motivazioni, il maestro terrà nel pomeriggio di oggi, 16 dicembre, una masterclass rivolta agli studenti del Conservatorio Paisiello di Taranto. Un valore aggiunto per il nostro Conservatorio che, finalmente, ha raggiunto il traguardo tanto anelato della statizzazione.
Nella giornata di ieri, 15 dicembre, invece, a partire dalle 10,30 del mattino, sono stati coinvolti studenti di tutte le scuole che hanno assistito alle lezioni del noto violinista
Un evento eccezionale dunque, che ha una valenza educativa e sociale, ideato dallo stesso Ughi e dalla sua Associazione culturale Arturo Toscanini di Savigliano(Cuneo), sostenuto da Eni e patrocinato dal Comune di Taranto.
Insieme, dunque, con la musica, per un futuro migliore, in cui l’armonia musicale sia anche armonia e linfa vitale.
#IrmaSaracino