• Lun. Giu 5th, 2023

Messina Denaro, l’arresto, gli interrogativi

Messina Denaro

Tra entusiasmo e toni trionfalistici la notizia dell’arresto di Matteo Messina Denaro desta non poche perplessità ed interrogativi

L’arresto di Matteo Messina Denaro, super latitante da 30 anni, ha destato un clamore mediatico mondiale. E le immagini che lo ritraggono scortato dai Carabinieri del Ros, privo di manette, hanno fatto il giro del mondo.

Messina Denaro
Messina Denaro nel giorno ell’arresto

Un duro colpo alla #mafia, una vittoria dello Stato! Ma al di là dell’ondata di entusiasmo che ha travolto tutti, sorgono spontanei tanti, troppi, dubbi ed interrogativi.

Successo?

Successo?, una sconfitta‘ ha dichiarato senza mezzi termini Salvatore #Borsellino, fratello minore del compianto Paolo, il giudice ucciso da Cosa nostra nella strage di Via D’Amelio.

Nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Borsellino ha espresso tutta la sua amarezza, ma anche la sua speranza che finalmente si possa far luce su quei rapporti segreti della #mafia che hanno consentito il suo consolidamento non solo sul territorio, ma anche all’estero.

messina Denaro
Salvatore Borsellino- foto tratta dal video del Corriere della Sera

Rapporti nei quali indubbiamente Matteo Messina Denaro, lo spietato omicida, ha rappresentato una figura chiave, pur non essendo il capo supremo della Piramide mafiosa.

L’arresto, avvenuto dopo ben 30 anni di latitanza, rappresenta, dunque, un duro colpo per Cosa nostra e potrebbe rivelare quegli agganci che ne hanno consentito l’infiltrazione in attività imprenditoriali, ma anche in Istituti bancari,

Salvatore #Borsellino si interroga però su quale possa essere il volto segreto di questa operazione, avvenuta, a suo dire, con troppo ritardo. Cosa inammissibile per uno Stato.

Il ritrovamento del bunker

Certo il ritrovamento di un bunker segreto del mafioso, avvenuto ieri, fa ben sperare che si possa venire in possesso in futuro di documenti preziosi grazie al lavoro incessante di indagine dei magistrati e dei carabinieri del Ros. Ma , purtroppo, fino a questo momento sono state trovate solo pietre preziose e gioielli.

Il ‘papello’, l’agenda rossa

Che Messina Denaro fosse il ‘picciotto‘ di fiducia di Totò #Riina, ‘ figlio d’arte’, cresciuto a pane e crimine, é ben noto. Ce lo testimoniano anche le affermazioni di alcuni ‘pentiti’ attendibili, quali Nino Giuffré.

Riina in manette- Un momento storico

Secondo questi il super latitante sarebbe in possesso del famoso archivio di #Riina, consegnatogli in parte dal super boss prima dell’arresto, ma anche custodirebbe i documenti portati via da Cosa nostra dal covo del Capo dei capi. E non si esclude che finalmente possa essere ritrovata la famosa ‘Agenda rossa’ di Paolo Borsellino, misteriosamente scomparsa nel giorno della strage.

Messina Denaro, un mafioso diverso

Astuto, intelligente, spietato, ma pronto a presentarsi agli occhi dei suoi conterranei nelle vesti di benefattore, Messina Denaro ha saputo adeguarsi ai tempi, dando una svolta anche alla tipologia delle losche attività della #mafia.

E, certamente, a differenza di Riina o di Provenzano, si é sempre circondato del lusso, pur rimanendo nell’ombra. Determinato e attivo nel crimine, ha saputo consolidare il suo rapporto col territorio, dal quale non si é mai separato e che lo ha protetto in questi 30 anni di una latitanza tutta da scoprire.

Depositario dunque di segreti che metterebbero in luce i tanti misteri della mafia, oggi é nelle mani della Giustizia.

Le speranze

Parlerà? Difficile dirlo. Il suo ‘curriculum criminale’ non dà certo spazio a molte speranze. Ma tutto può accadere.

#IrmaSaracino