• Ven. Set 22nd, 2023

Turchia e Siria, la terra trema ancora

Turchia e Siria

E’ salito a 4.600 il bilancio delle vittime del terremoto in Turchia e Siria. Lo scenario é apocalittico, mentre la terra continua a tremare

Cresce sempre più il bilancio delle #vittime del #terremoto che ha colpito all’alba di lunedì scorso Turchia e Siria, mentre continua a tremare la terra e i crolli si susseguono. Si scava freneticamente tra le #macerie in una lotta contro il tempo e il freddo per cercare superstiti. Lo scenario é apocalittico.

Turchia e Siria
La distruzione

Il dolore, lo sgomento

Le immagini che giungono dalle aree colpite da uno dei più devastanti terremoti di questo secolo fotografano tutto il dolore e lo sgomento dei sopravvissuti.

Tutti cercano qualcuno sotto quelle #macerie. Un figlio, una madre, un coniuge. E le testimonianze ci parlano di una forza devastatrice senza precedenti. I video restituiscono scene terribili. Palazzi che si sgretolano, la corsa disperata di chi cerca la salvezza e il terrore che si trasforma in grida di dolore.

Ed anche i soccorritori rischiano la vita scavando alla ricerca di un barlume di vita. Tutti fuggono in cerca di luoghi sicuri.

Presi d’assalto padiglioni sportivi, centri fieristici. Ma c’é anche chi sfida il freddo, rimanendo accanto a un fuoco nel gelo della notte.

I centri di assistenza medica sono al collasso e si segnalano #vittime anche tra i medici.

Le testimonianze, la disperazione

Come riportato dall’Associated Press le testimonianze dei sopravvissuti sono sconvolgenti. C’é chi giura di aver sentito le invocazioni di aiuto dei propri cari provenire dalle macerie. Ma le operazioni di soccorso sono fortemente limitate dall’insufficienza dei mezzi e dal rischio di nuovi crolli.

Ogni vita salvata é un miracolo e gli applausi fanno eco a questa lotta impari dell’uomo schiacciato da una natura che lo sovrasta, lo annienta.

Le scosse continuano

Sono circa 200 le scosse che si sono susseguite dalla prima, pari a 7.7 di magnitudo, alcune di notevole intensità e avvertite sino al Cairo.

Ma se la Turchia, avvezza a far fronte a eventi sismici, ha reagito con mezzi adeguati a questa catastrofe, ben diversa la situazione in Siria. Una nazione provata da un conflitto che dura da ben 12 anni e indebolita da un frazionamento politico interno che la rende estremamente vulnerabile e non di certo pronta ad affrontare simili prove.

L’uomo ritrova l’uomo

In un momento così drammatico, finalmente, la solidarietà di tutti, amici e nemici, si esprime con l’invio di mezzi di soccorso. E l’umanità ritrova quello spirito di fratellanza che dovrebbe accumunare tutti gli uomini.

Il mondo accoglie così le richieste d’aiuto di queste due nazioni, dimenticando, almeno per il momento, le lotte, le rivalità.

#IrmaSaracino