• Dom. Set 24th, 2023

Xi Jinping, presidente per la terza volta

Xi Jinping

Un successo scontato quello di Xi Jinping che, in data odierna, vede consolidarsi il suo potere assoluto con la rielezione a presidente della Cina.

Terzo mandato per il 69enne Xi Jinping, che si riconferma padrone assoluto della scena politica cinese e astro incontrastato, ma discutibile, della economia mondiale.

Xi Jinping
( Pequim – China, 24/05/2019) Vice-Presidente da República, Hamilton Mourão, durante Audiência com o Presidente da República popular da China, Senhor Xi Jinping. “Xi Jinping 2019” by Officia do Palácio do Planalto is licensed under CC BY 2.0 Foto: Adnilton Farias/VPR

Un revival dell’epoca del compianto Mao, con qualche differenza però, legata prevalentemente allo straordinario potere economico della #Cina di oggi.

Xi per tutta la vita

Ancora 5 anni di dominio per Xi, dunque, che, a 69 anni, si riconferma presidente a vita, in barba a quelle che erano le leggi della Cina che fu. Cancellato infatti il limite di due mandati alla presidenza.

Un successo effimero, quindi, voluto, manipolato, pilotato. Non sono state distribuite infatti liste di candidati e si pensa che Xi e quanti abbiano ricevuto altri incarichi abbiano corso senza opposizione. 

Come di consueto, ormai, nella #Cina di oggi il processo elettorale rimane pressoché avvolto dal segreto. E ai sudditi non resta che obbedire.

Un momento difficile

Mentre continua e s’intensifica la ‘storia d’amore’ con Putin, Xi deve fare i conti con un’economia nazionale fortemente provata dalla pandemia.

Ma, conoscendo l’astuta determinazione del presidente cinese, non v’é dubbio che la Cina possa risollevarsi fino a splendere come luce irraggiungibile nel cielo nebuloso dell’attuale economia mondiale. Un’economia, attualmente ancora dominata dagli #Usa.

Ed é proprio di questi giorni la notizia di un’escalation di tensione tra Pechino e Washington. Il governo statunitense infatti é considerato da Pechino reo di appoggiare l’indipendenza della ricca #Taiwan, che la Cina considera da sempre territorio cinese. Siamo di fronte ad un altro Putin?

Xi mostra i pugni a Biden

Proprio nei giorni scorsi, dopo la vicenda del pallone- spia, i toni si sono fatti decisamente più duri. In un botta e risposta sempre più infuocato, infatti, Xi e il suo nuovo ministro degli Esteri, Qin Gang, si sono mostrati decisamente combattivi nei rapporti con Washington.

Tante le tensioni su commercio, tecnologia, Taiwan. Mentre Washington ha deprecato la violazione dei diritti umani da parte di Pechino e il suo rifiuto di criticare l’invasione russa dell’Ucraina.

Un avvertimento che sa di minaccia

Proprio martedì scorso Qin ha ventilato, con termini molto duri, la possibilità che gli attriti #Usa-Cina portino a qualcosa di più terribile.

Se gli Stati Uniti non frenano, ma continuano ad accelerare lungo la strada sbagliata, nessun guardrail può impedire il deragliamento e sicuramente ci saranno conflitti e scontri”.

Queste le parole del neoeletto ministro degli Esteri Qin Gang, nel corso di una conferenza stampa. Parole estremamente chiare e che non lasciano spazio a dubbi.

Xi, dal canto suo, ha sottolineato come i paesi occidentali, guidati dagli Stati Uniti, abbiano “implementato il contenimento, l’accerchiamento e la repressione della Cina a tutto tondo, il che ha portato gravi sfide senza precedenti alla nostra nazione sviluppo.” Un’affermazione che richiama decisamente le parole deliranti di Putin e che desta non poche preoccupazioni nell’ambito politico internazionale.

Ma l’Imperatore’ cinese non si é fermato qui e ha stabilito di “elevare più rapidamente le forze armate a standard di livello mondiale”.

Un nuovo spettro

Lo spettro di un altro e devastante conflitto sembra dunque incombere sullo scenario politico. Uno spettro spaventoso, terribile che, auguriamoci, possa essere allontanato quanto prima.

#IrmaSaracino