In centinaia assaltano l’aeroporto russo di Makhachkala, nel Daghestan. S’infiamma la protesta pro Palestina
Nella regione russa del Daghestan, a maggioranza musulmana, una folla di manifestanti pro Palestina ieri sera ha preso d’assalto l’aeroporto di Makhachkala, alla notizia, diffusa su Telegram, dell’imminente arrivo da Tel Aviv di profughi israeliani.

Diversi i feriti, in numero imprecisato. Salvi i passeggeri dell’aereo
Scene di rabbia e di follia
‘Allah u Akbar‘, questo é il grido che, ancora una volta, é risuonato nell’ aeroporto di Makhachkala, mentre i manifestanti si scagliavano su auto in arrivo e irrompevano sulle piste d’atterraggio alla ricerca di ebrei, provenienti da #Israele.
Una vera e propria caccia all’uomo, anzi all’ebreo. Scene che hanno fatto il giro dei media di tutto il mondo e che fotografano il crescente odio dei musulmani ( e non solo) nei confronti del pugno di ferro di Netanyahu. Netanyahu, sempre più solo, e avviato probabilmente verso un declino inarrestabile.
Cresce infatti il malcontento anche tra i parenti degli ostaggi che manifestano contro di lui e la sua politica intransigente. Ispirata a quella ‘legge del taglione‘ che certamente non risolve nulla. Anzi peggiora le situazioni.

L’odio aumenta a dismisura e infiamma l’intero mondo arabo, ma un po’ ovunque germoglia il seme dell’antisemitismo.
La reazione del ministero degli Esteri israeliano
‘Lo Stato di #Israele considera gravemente i tentativi di danneggiare i cittadini israeliani e gli ebrei ovunque“, ha tuonato da Gerusalemme il ministero degli Esteri, soggiungendo ‘ “Israele si aspetta che le forze dell’ordine russe tutelino tutti i cittadini israeliani e gli ebrei”.
Tensione alle stelle dunque tra Israele e #Russia, dove dilagano le manifestazioni anti- semite, (Specie nel Daghestan) istigate da prpagande che incitano all’uccisione degli ebrei.
La Russia, rea, agli occhi di #Israele, di non mai condannato apertamente lo scellerato eccidio, perpetrato il 7 ottobre scorso in territorio israeliano dai miliziani di #Hamas, vede ora vacillare i suoi già precari rapporti con lo Stato di Israele.
Oltretutto, solo pochi giorni fa, Mosca ha ospitato una delegazione di Hamas per colloqui. Fatto che presta il fianco a ovvie conclusioni.
Gaza piange i suoi morti
Intanto a Gaza crescono di ora in ora le vittime di una guerra terribile, mentre Israele intensifica i suoi attacchi. Fino a questo momento sono circa 8.000 i palestinesi caduti sotto i bombardamenti israeliani.
Le immagini sono terribili. Ovunque macerie e morte, mentre una popolazione affamata, assetata e stremata grida il suo dolore.
Tanti gli innocenti che cadono sotto i colpi di un conflitto che non risparmia nessuno. Donne, anziani e, soprattutto, bambini. Molti, troppi.
#IrmaSaracino
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