svoltaFoto di Irma Saracino

Iniziativa interessante, ieri, di associazioni di volontariato tarantine. Una tavola rotonda con i candidati sindaco dominata dall’assenteismo, ma anche dalle promesse dei presenti di una svolta per la città dei due mari

Notevole l’attesa per i cittadini che hanno raccolto ieri, 20 maggio, l’invito di alcune associazioni di volontariato, per un faccia a faccia con i candidati sindaco del capoluogo jonico. Una tavola rotonda che, almeno nelle intenzioni delle associazioni, avrebbe dovuto concludersi con un accordo, sottoscritto dai vari candidati, finalizzato alla partecipazione attiva della cittadinanza all’amministrazione di Taranto. Una vera svolta per una città lacerata dalle ferite di un passato politico disastroso.

svolta La svolta di Taranto, tra promesse e realtà
L’attesa- Il candidato Tacente e il delegato di Lazzaro

I presenti, gli assenti

Presenti, il candidato Tacente, in ansiosa attesa dell’amato ministro Salvini, i delegati di Lazzaro, fiore all’occhiello di Fratelli d’Italia, nonché il candidato Mirko Di Bello, decisamente impegnato nella presentazione del suo programma. La tavola rotonda é stata inoltre impreziosita dalla fugace apparizione del candidato PD Pietro Bitetti, che vanta un passato politico di notevole flutttuazione e la partecipazione all’amministrazione Melucci.

Assente ingiustificata, la candidata pentastellata Angolano, ultima spiaggia della sinistra delusa.

Ma quante promesse!

Nella giungla delle promesse elettorali, con rilevante coraggio e con quella speranza di un futuro migliore che ormai ha abbandonato tanti tarantini, le associazioni di volonariato si sono fatte promotrici di questa iniziativa. Il fine? Creare una collaborazione attiva tra Istituzioni e cittadinanza nella realizzazione di quella svolta cui tutti anelano.

svolta1 La svolta di Taranto, tra promesse e realtà
Mirko Di Bello parla del suo programma

In un documento, redatto attentamente dalle associazioni, sono stati elencati i punti fondamentali e necessari per un’eventuale collaborazione futura.

Un documento che, almeno nominalmente, é stato accolto con entusiasmo , ma anche con qualche perplessità dai candidati presenti, troppo intenti a farsi propaganda.

Un annoso problema

Il grado di invivibilità della città dei due mari é sotto gli occhi di tutti. Ce lo dicono le periodiche classifiche che spietatamente analizzano i singoli settori del vivere cittadino. Ma ce lo dice anche l’esodo crescente dei giovani, ansiosi di vivere un futoro migliore.

Inutile penalizzare esclusivamente l’ex Ilva. Le responsabilità di questo degrado sono da ricercare nelle tante amministrazioni che si sono susseguite, animate dalla logica perversa di personalismi spudorati, quella logica che inquina anche l’attuale politica nazionale. Una logica ancorata alla preservazione della propria poltrona!

La svolta

Cavalcando l’onda dell’insoddisfazione cittadina, tutti i candidati si propongono come eroi della svolta tanto desiderata. Tutti pervasi dal sacro fuoco di quella voglia di radicale cambiamento che dovrebbe portare Taranto al suo remoto splendore.

Sarà vero? Solo il futuro potrà darci una risposta. Per il momento non ci resta che levare un plauso a queste associazioni di volontariato che si fanno portavoce dell’insoddisfazione cittadina.

Irma Saracino