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Scienza e Fede dialogano sulla Sindone

DiIrma Saracino

Apr 23, 2023
Scienza

Un dialogo tra Scienza e Fede sulla Sindone ieri sera a Taranto che ha raccolto unanimi consensi

Il rapporto Scienza e #Fede, da sempre, è stato costellato da divergenze, polemiche e scientifiche demistificazioni. Ma quando l’oggetto del dibattito é la Sindone ( il lenzuolo che avrebbe avvolto il corpo di #Cristo) le divergenze e le accese confutazioni si moltiplicano, spesso rendendo più profondo quel solco che divide la Scienza dalla #Fede.

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Locandina dell’evento

La Scienza

Ieri sera, però, nella Chiesa dei Santi Medici di Taranto, le parole del Dr. Girolamo Spagnoletti, oncologo, da anni impegnato nell’ambito tormentato  della Sindonologia, hanno puntato i riflettori su aspetti, sconosciuti ai più, relativi al misterioso lenzuolo che da sempre è oggetto di studi e di ricerche.

E anche la breve introduzione di Don Giuseppe Ruppi, SDB,  è stata estremamente razionale,  oggettiva. Priva di quelle pseudo certezze manipolatorie che hanno contraddistinto  le passate propagande del Cattolicesimo ufficiale.

Un dialogo illuminante

 Il dialogo tra i due ambiti, apparentemente antitetici, divergenti, si è fatto così costruttivo. E la ragione ha esplorato uno dei più grandi misteri della nostra religione: quello della Sacra #Sindone.

Con la logica argomentativa, talvolta provocatoria, tipica degli uomini di Scienza, Spagnoletti, ha dunque evidenziato, con argomentazioni inconfutabili e suffragate da dati scientifici, l’autenticità del secolare lenzuolo.

Un lenzuolo che, alla luce anche delle recenti ricerche dell’Enea, è risultato risalire cronologicamente al periodo relativo alla presenza di #Cristo in Palestina e che reca evidenti le tracce di un martirio assurdo. Ma che ( cosa incredibile) non reca segni di effrazione.

L’illuminazione, il mistero

Il corpo dell’uomo avvolto dal lenzuolo, colpito da una luce laser, si sarebbe inoltre dematerializzato, come sottolineato da Spagnoletti, proprio allo scadere delle 40 ore previste dai testi sacri.

Analisi delle tracce

Oggettivo e estremamente consequenziale nelle sue argomentazioni, il Dr. Spagnoletti ha anche mostrato ad un pubblico attento gli elementi individuati sul telo di purissimo lino.

Un’analisi peculiare ha così evidenziato la presenza sul lenzuolo di sangue venoso e arterioso.  Ed ha inoltre elencato il numero esatto delle numerose ferite presenti sul corpo del condannato, oltre alle tracce di unguenti, quali mirra e aloe abitualmente in uso all’epoca per le sepolture gerosolimitane.

Impossibile dunque, anche per il più esperto dei falsari medioevali, aver riprodotto sostanze e pollini , presenti nelle fibre del tessuto, risalenti all’epoca di Gesù. Ma ancora più impossibile che la luce laser fosse conosciuta nel 1353, anno della scoperta del lenzuolo

La ragione si arrende

E, ancora una volta, la ragione deve cedere il passo all’enigma, al mistero. Ancora una volta la Scienza indaga, ma la Fede illumina.

#IrmaSaracino