• Sab. Apr 20th, 2024

Il coraggio e l’orgoglio di essere donna

il coraggio

Si cerca una ragione, un perchè e la vita si sbriciola tra le mani, quando una donna non cede ai ricatti di questa società. Resta solo il coraggio e l’orgoglio di sè.

Mi guardo ancora nello specchio della #vita e con coraggio vedo la mia immagine riflessa in quella pallida superficie dei ricordi.

Scorgo qualche solco, scavato dal tempo, ma ritrovo quella luce troppe volte offuscata, dimenticata. Quel bagliore che accendeva i miei occhi, quando la rabbia o l’impotenza mi facevano gridare. Ma il mio grido si perdeva nell’oceano della #solitudine.

Sì, perchè si è soli quando le scelte ti portano lontano. Lontano dai soliti clichè, da quelle stupide ipocrisie che una società iniqua e falsa t’impone. E l’essere donna diventa una scelta, un abito talvolta troppo stretto e scomodo, difficile da indossare.

Ho sempre sognato di volare, ma il mio volo era sospeso ad un esile filo, pronto a spezzarsi ogni qualvolta un brusco risveglio mi riportava ad una realtà fatta di costrizioni e di obblighi. E, sin da piccola, vagheggiavo spazi infiniti nei quali vivere e amare.

Poi, nel tempo, ho cercato di convivere con la mia diversità, con quel modo di essere donna che t’impone il coraggio, l’orgoglio di essere quello che sei.

Sola, chiusa in un mondo inaccessibile, ho visto sgretolarsi i miei sogni d’amore, mentre la #violenza lasciava ferite profonde sul mio corpo.

Il viaggio

E il mio viaggio non aveva un approdo, una meta. Era una ricerca continua, forse di una felicità sconosciuta o forse di quella comprensione mai avuta.

Troppe volte ho detto basta, troppe volte ho raccolto lacrime di umiliazione, mentre l’uomo di turno non capiva, perso nella sua usuale cecità. Quella cecità che può ferire, ma anche uccidere.

Raccattavo così i cocci della mia dignità e prendevo quella valigia, ormai mia compagna fedele. In fuga verso i miei domani, verso me stessa, verso la #vita.

Nuovi orizzonti si schiudevano così alla mia comprensione e il confronto con altre realtà, con altri modi di essere donna, mi portava a capire. Ascoltavo storie dimenticate o volutamente ignorate. Storie di tutti i giorni, alcune atroci e crude, come talvolta sa esserlo la realtà. E mi chiedevo perchè.

Ma non può esserci un perchè, una ragione plausibile se l’essere donna è solo un marchio che ti porta al ruolo di oggetto. Un oggetto per ‘re senza corona e senza regno‘.

Vietato, quindi, ribellarsi. La pena è quasi sempre spietata, anche lì dove si parla di civiltà e di giustizia. In quelle società in cui la donna è comunque colpevole, di essere libera, di essere donna.

La provocazione

E se Eva tentò Adamo con la mela del peccato, la provocazione continua anche lì dove la fisicità maschile ha un ruolo predominante, legata a tradizioni ataviche.

In fondo siamo noi colpevoli e non importa se l’uomo rivela le sue fragilità con quella perenne smania di possesso che lo porta alla #violenza.

Dopotutto siamo solo delle donne.

#IrmaSaracino