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Siria, una realtà di cui nessuno parla

DiIrma Saracino

Ott 28, 2021
Siria

La toccante testimonianza del parroco di Aleppo mette a nudo l’amara realtà di un Paese provato da 10 anni di guerra.

Pacato, semplice e conciso, padre Ibrahim Alsabagh, intervistato da Tv2000, parla di una realtà ormai ignorata da tutti. Una realtà dimenticata, ma crudele come lo sono stati i 10 anni di #guerra in Siria.

Una terra martoriata da logiche di potere e conflitti d’interesse, che ha sepolto sotto quelle macerie la speranza di un domani e i sogni dei tanti civili vittime dei bombardamenti.

Difficile dimenticare la paura, il sibilo delle bombe e l’orrore di una morte assurda per tanti siriani. Donne, anziani, ma soprattutto bambini, hanno negli occhi tutto il dolore, la disperazione che solo una #guerra può provocare.

Eppure nessuno ne parla. Oggi che Bashar al-Assad si é reimpossessato della scena politica, l’indifferenza del mondo occidentale colpisce. E il silenzio regna sovrano nella folla oceanica delle notizie che possono destare maggiore interesse.

Ma la voce del parroco di Aleppo arriva a scuotere tutti.

La testimonianza

In un video postato su youtube infatti padre Ibrahim Alsabagh mette a nudo una realtà terribile.

In Siria c’é fame e la ricostruzione del Paese é un sogno che sembra perdersi nell’abisso dell’indifferenza internazionale. Si vive di stenti e la povertà regna sovrana. Anche il pane spesso é un lusso che molti non possono permettersi.

La crisi del gasolio, inoltre, ha conseguenze devastanti in tutto il territorio. Intere famiglie devono rinunciare all’acqua calda per lavarsi, né tantomeno possono scaldare le case con l’approssimarsi dell’inverno. E la fuga da questa realtà é l’unica ancora di salvezza per molti.

I processi migratori verso i Paesi confinanti infatti s’intensificano e chi rimane precipita nell’abisso della disperazione.

La pandemia

Le conseguenze della pandemia inoltre sono ancora più disastrose in Siria, dove la vaccinazione é un lusso. E il Covid continua inesorabilmente la sua avanzata.

Come rilevato dall’editoriale Aleteia, in un articolo di recente pubblicazione, solo il 4% della popolazione ha ricevuto il vaccino. E la #morte continua a mietere vittime.

Le parole del sacerdote sono sconvolgenti e raccontano una tragedia umana che non deve essere ignorata. La Santa Sede non può, da sola, far fronte a una catastrofe umanitaria di questa portata!

E’ Opportuno che il mondo sappia, che intervenga per portare luce nell’orizzonte cupo dei siriani. Ma soprattutto perché gli occhi dei tanti bambini, spesso nati tra le macerie, tornino a irradiare quella spensieratezza che dovrebbe caratterizzare la loro età. Perché non abbiano più #fame.

E i loro volti ci parlino del domani, dei loro sogni, delle loro fantasie.

#IrmaSaracino