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Papa Francesco e la sua mission di pace

DiIrma Saracino

Gen 31, 2023
Papa Francesco

Alle 8,29 di questa mattina é partito l’aereo che porterà Papa Francesco in Congo e in Sud Sudan. L’arrivo é previsto nel primo pomeriggio

Una visita di 6 giorni in territori martoriati da povertà estrema, malattie e guerre, quali il #Congo e il Sud Sudan, vedrà Papa Francesco portatore di un messaggio di pace. Ma anche, come lui stesso ha detto, paladino di una lotta necessaria a sradicare quella ‘ mentalità colonialista‘ che vede nell’Africa un serbatoio di risorse naturali da sfruttare.

Papa Francesco
Papa Francesco

Le speranze

C’é ansia e una gioiosa attesa tra la gente del posto per l’arrivo del Pontefice, previsto a Kinshasa oggi, per le 15,00( ora italiana). E le speranze di tutti quanti operano nel settore degli aiuti umanitari, ma anche di popoli che anelano solo a migliori condizioni di vita sono riposte in questo #viaggio di Francesco.

E proprio per il significato e il valore di questo #viaggio il Pontefice ha voluto al suo fianco i rappresentanti più illustri del mondo religioso. Affinché il mondo comprenda il valore universale della preghiera, in qualunque forma essa si manifesti, ma anche e soprattutto il valore universale della fede, che non può essere limitata da tipologie diverse di religione.

Con lui, dunque, in questa missione di pace, l’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby e il Moderatore dell’Assemblea generale della Chiesa di Scozia, il pastore Iain Greenshields.

A riceverli in aeroporto il Nunzio Apostolico monsignor Ettore Balestrero, l’Ambasciatore Straordinario e il primo ministro Jean-Michel Sama Lukonde Kyenge, con il quale si intratterà nella Vip Lounge per un breve incontro.

Papa Francesco
Mons. Balestrero

Importanza storica

La visita del Pontefice in Nazioni in cui la violenza é endemica riveste un significato ed un valore non solo ecumenico. L’attenzione dedicata dal Santo Padre a questi territori ridà infatti dignità a un popolo dimenticato troppo spesso dalle altre Nazioni europee, se non in vista di un potenziale sfruttamento delle risorse minerarie del sottosuolo.

I dati della grave crisi umanitaria che queste genti stanno vivendo sono allarmanti, anche in conseguenza di due guerre civili che hanno avuto un tragico bilancio. Ben 400mila morti, due milioni e mezzo di rifugiati nei paesi vicini e due milioni di sfollati interni. Oltre ovviamente a fame, povertà estrema e carestia.

La lebbra esiste ancora lì dove le condizioni igienico sanitarie sono stremamente precarie, e ciò anche per la notevole scarsità di acqua, vero flagello di queste aree.

Ma Francesco scriverà la Storia, andando a visitare il #Sud Sudan, una Nazione troppo dimenticata e agitata da tumulti e guerre terribili. Una Nazione dimenticata anche dai Pontefici, dove prolifera il ‘mercato della morte’, quello delle armi.

C’é un Dio per gli ultimi

Eppure in un contesto così travagliato e afflitto da mille problematiche si respira una spiritualità ancorata probabilmente a quel fideismo primigenio degli ultimi, dei dimenticati. Un fideismo che, grazie anche all’intensa operatività dei gruppi umanitari cattolici presenti sul posto, é andato sempre più consolidandosi.

E quel Dio alle volte apparentemente assente, chi sa che non torni a illuminare la vita dei tanti bambini che ancora trovano la forza di sorridere e dei tanti che chiedono solo di vivere.

Bambini dal Congo

#IrmaSaracino