La Cina

Colpo di scena nello scacchiere internazionale! la Cina sbaraglia gli altri candidati e avanza nel suo nuovo e insolito ruolo di ‘mediatrice’ di pace

Dopo la telefonata di ieri a #Zelensky, la Cina, indossati i panni insoliti del buonismo, promette al presidente ucraino di mandare un proprio ‘inviato’ sul posto per discutere  una possibile soluzione politica della guerra con la Russia. #Zelensky, invece, nell’entusiasmo post-telefonata, nomina un ambascatore ucraino in Cina.

Così, con un colpo basso alle aspettative di #Mosca, Pechino, in linea con i suoi obiettivi e interessi nazionalistici, si candida ad un ruolo molto ambito anche da altri contendenti, quali Turchia e Israele.

Gli obiettivi della Cina

Nell’agone  internazionale, dunque, #Pechino cerca di affermarsi come forza diplomatica globale. Lo dimostra anche il successo ottenuto a marzo nel dirimere le contese e gli attriti tra Arabia Saudita e Iran attraverso colloqui conclusisi con il ripristino delle loro relazioni diplomatiche dopo ben sette anni.

Un vero successo per la diplomazia cinese che ambisce da sempre a uno status di leader politico ed economico.

Ma quali gli obiettivi dell’astuto Xi Jinping, ormai seduto sine tempore  sulla sua poltrona? Ovviamente il potere, quello mondiale.

Un nuovo ordine internazionale, dunque, che favorisca gli interessi di #Pechino

Una svolta nella politica della Cina

Siamo dunque a una svolta nella politica cinese, anzi a una vera e propria inversione di tendenza!

Dopo un decennale isolamento della Cina dagli affari internazionali, oggi infatti si assiste a un radicale mutamento. Un mutamento che potrebbe avere un peso anche sugli assetti e i traballanti equilibri internazionali. Specie in Europa.

 La mediazione cinese tra Ucraina e Russia infatti sarebbe un lasciapassare per la Cina che, in questo modo, sarebbe massicciamente presente nell’Europa orientale.

Una meta, questa, perseguita da tempo da Pechino, che, in passato, ha già cercato di tessere la sua tela cercando di stingere legami con altri governi, ma una minaccia per l’Unione europea su cui la Cina aumenterebbe la sua influenza.

E Mosca?

Quanto a #Mosca, sempre più dipendente da Pechino, dopo le osannate profferte di imperitura amicizia( apparentemente consolidate dalla visita di Xi in Russia) c’è un doveroso silenzio intorno a questo inaspettato colpo di scena.

Delusione di Putin? Probabile. Errore di valutazione dello zar? Ancora più probabile. Intanto emergono il vero volto e le reali intenzioni di Xi Jinping e della Cina tutta.

 Ma tutto è lecito e tutto è possibile quando si vuole arrivare a uno scopo ben preciso! E chi sa che la Storia, un domani, non parli di questo tempo terribile come di una partita a scacchi studiata fin tropo bene.

#IrmaSaracino