• Sab. Apr 27th, 2024

La Settimana Santa, tra riti pagani e fede

Settimana Santa

Aleggia già quell’aria di misticismo che caratterizza i riti tipici della Settimana Santa, diffusi nel nostro bel Paese.

Pasqua é alle porte e nell’aria si respira il profumo di quel fideismo di sapore popolare che caratterizza prevalentemente il nostro Sud. Pervaso dall’onda dell’espiazione, ma non avulso da un certo rituale propiziatorio il clima della Settimana Santa é indubbiamente tangibile un po’ ovunque, in territori così inclini alla ritualistica, talvolta, di stampo pagano.

Srettimana Santa
Il dolore si fa voce

Il Sud, con le sue remote tradizioni, con le sue processioni secolari torna ad essere protagonista. Grazie anche alla teatralità di stampo medievale che caratterizza queste processioni.

Processioni spesso cruente che rievocano quelle medievali dei flagellanti, come in Calabria. Oppure accompagnate da quel tipico movimento ondulatorio, come a Taranto, espressione probabilmente dell’incedere incerto del dolore e della sofferenza.

Gli incappucciati

Certamente di grande impatto emotivo sono poi le figure misteriose di uomini incappucciati, prevalentemente scalzi, che rappresentano l’espiazione pura e, conseguentemente, la richiesta del perdono. Perché, specie, nelle realtà sociali di un Sud, devastato nel tempo dalla criminalità, la richiesta del perdono é d’obbligo. Magari elargendo somme considerevoli per poter portare il peso di statue o immagini emulatrici della passione di Cristo.

Una consuetudine, questa, che si rinnova in alcune chiese con aste discutibili, Certamente ben lontane dal vero spirito cristiano. Ma tutto é lecito di fronte alla volontà di espiazione, ( debitamente quantificata in denaro), del più incallito criminale.

Così, dalla Sicilia alla Puglia, dalla Spagna alla Grecia, il fermento religioso che anima i riti della Settimana Santa si esprime al massimo con le scontate diversificazioni legate alla cultura dei vari territori, ma con un comune denominatore, quasi sempre presente. Quello degli incappucciati.

L’origine delle processioni

Già care al mondo egizio e a quello greco, le processioni trovarono radici ben salde nel cristianesimo del III sec. d.C. che le mutuò dal mondo pagano.

Settimana Santa
I Perdoni di Taranto

Un rituale dunque ignoto alla Bibbia, ostile ad ogni adorazione di simulacri, e ben lontana dall’essenza del cristianesimo. Ma il popolo ha bisogno delle sue tradizioni e l’aspetto storico culturale di queste processioni illumina indubbiamente sul percorso compiuto nei secoli da una religiosità, spesso manipolata da propagande ammantate di spiritualità.

Che il peccato, o per meglio dire, il ‘senso’ di esso abbia trovato terreno fertile nelle masse bramose di false promesse e di speranze illusorie, é ben noto. Ma é inaccettabile che la fede, (indipendentemente dall’aspetto culturale di determinati riti) possa piegarsi a giochi prerfidi di potere. Ne sono l’esempio più lampante i famosi inchini dinanzi alle dimore di mafiosi in Sicilia.

Ma, non di meno, anche le tradizionali aste prepasquali, all’interno delle chiese, sono un oltraggio al valore stesso e al grande significato esistenziale della nostra religione.

#IrmaSaracino