Lo studioso Stephen Skinner ipotizza che sia stato un italiano a scrivere il manoscritto più misterioso del mondo.

Sembra uscire dalla penna di Dan Brown la storia di questo manoscritto ancora indecifrato e scritto in una lingua incomprensibile,. Ma in realtà siamo di fronte a uno dei tanti misteri del passato, che evoca ambienti, atmosfere sconosciute e, per certi versi, affascinanti.

La storia

Siamo nel ‘400, età di superstizioni, di magie, età di falsi culti, ma anche di intuizioni che rivelano la soluzione  dei misteri oggi precipitati nel baratro di un pragmatismo superficiale e arido.

Si comincia a parlare di Inquisizione e di #streghe e la demonizzazione è l’arma dell’oscurantismo religioso.

Il #manoscritto di Voynich, come attestato dall’analisi del carbonio, risale proprio a questo periodo. Ma ha particolari inquietanti e rivoluzionari per un’epoca in cui il dogmatismo clericale imponeva una simbologia e un fideismo cieco.

Quando nel 1912 il collezionista e libraio polacco Wilfrid Voynich lo acquistò a Frascati, nel collegio gesuita di Villa Mondragone, era in mezzo ad altri 30 volumi messi in vendita dai religiosi nella speranza di ristrutturare la villa.

Con sorpresa, il polacco ritrovò all’interno dell’indecifrabile libro una lettera del medico reale di Rodolfo II di Boemia. Questi  inviava il testo a Roma, dall’amico poligrafo Athanasius Kircher. Sperava  che lo decifrasse per il suo sovrano.

Da allora, la ricerca per scoprire i segreti delle 240 pagine rilegate nel codex del 1400  non ha mai avuto termine.

Le indagini

Indagini, studi di uomini di cultura, ma anche di esperti della Nasa, hanno tentato di scoprire il mistero di questo codex .

Che cosa voleva dirci l’autore del testo, di quale straordinario segreto era depositario?

Il volume è ricco di figure cosmologiche, erboristiche, spaziali e irreali scritto in una lingua incomprensibile e manca completamente la simbologia cristiana ( fatto straordinario per l’epoca).

Inoltre, protagonista assoluta delle immagini è la donna. Donne nude ritratte in un momento di purificazione, ma #donne. Un universo femminile, inquietante , ma prorompente!

Gli enigmi

Altro enigma del manoscritto è capire chi lo abbia realizzato e, soprattutto, perchè.

Ed oggi  si leva la voce di un autorevole studioso del manoscritto, Stephen Skinner, il quale, in un intervista al Guardian, afferma con una certa sicurezza che l’autore deve essere stato un ebreo italiano, vissuto nel XV secolo nel Nord Italia.

La sua affermazione sembra essere supportata dall’attenta analisi delle raffigurazioni architettoniche del libro, nonchè dai bagni purificatori delle donne, ma siamo ancora nell’ambito delle ipotesi.

Intanto s’infittisce il mistero su questo antico #manoscritto, così ricco di piante mai catalogate, di costellazioni mai esistite, scritto con un alfabeto ignoto. E ci si interroga:

Che sia davvero il libro di Dio?

#IrmaSaracino