• Gio. Apr 25th, 2024

La Storia si confonde con la leggenda sul monte Salete, che si vuole custodito addirittura dal diavolo.

Ci sono luoghi, paesi, la cui storia, così remota, si perde nei meandri dell’immaginario e sollecita la fantasia collettiva. Luoghi popolati da oscure presenze,  paesi la cui origine è scritta nelle  vestigia di un  antico passato. E le leggende ci parlano, facendoci volare sulle vie del mistero. Il diavolo, perenne antitesi del bene, ne è spesso protagonista. E la sua presenza caratterizza  l’umana debolezza.

Montemesola

Nell’interland tarantino, arroccato su un’area collinare, a circa 180 m. di altitudine, vi è  un paese, Montemesola,  che ci sorprende con la  bellezza dei suoi  palazzi nobiliari, ma anche con i suoi paesaggi mozzafiato.

Un paese di circa 4.500 abitanti, perso nelle vicende della sua storia, avvolto in un alone di mistero, un tempo sede di importanti feudatari. Ma che affonda le sue origini addirittura nel neolitico.

 

In esso la #leggenda si fa vita e palpita nei racconti degli anziani, spesso depositari di antiche tradizioni.

Il diavolo del monte Salete

Sembra che sul vicino monte Salete viva il diavolo, custode di un #tesoro maledetto. Un tesoro posto lì anticamente dai #Cartaginesi, frutto delle loro scorrerie.

Un tesoro concupito da tutti, ma mai trovato e che è stato sovente causa di comportamenti umani molto discutibili.

Si racconta che durante la seconda guerra punica ( come narrato da Tito Livio e da Polibio) su questo monte si accamparono le truppe cartaginesi, guidate dal generale Salites.

E qui sembra che abbiano atteso il segnale di via libera da parte dei congiurati tarantini, alleatisi con Annibale, al fine di cacciare i romani dalla città.

Segnale che, sempre secondo la narrazione, fu dato in una serena notte di agosto. Un grande fuoco, acceso nella parte più alta dell’acropoli tarantina, diede quindi  il via all’avanzata cartaginese.

Ma, prima di partire i Punici non dimenticarono di nascondere il prezioso tesoro nel ventre della montagna. Gli avvenimenti successivi però impedirono loro di farvi ritorno.

Inutili furono le ricerche compiute dagli abitanti del posto. Il tesoro non fu mai trovato.

Storia di un padre cupido

Un giorno un giovane sposo, padre di una bimba, smanioso di trovare il tanto prezioso #tesoro, si avviò sulla montagna. Ma, mentre era intento nella sua ricerca, il diavolo si materializzò al suo cospetto e gli disse:

” Non affannarti a cercare, io solo so dov’è nascosto il tesoro. Te lo dirò in cambio di una creatura innocente”

Tornato a casa il padre degenere cercò in tutti i modi di portare via la figlioletta, per consegnarla al diavolo, ma questa fu salvata dalla presenza costante della madre.

Resosi conto di quanto stava per compiere e pentitosi, il giovane da quel momento fu preda del rimorso che lo portò alla follia.

Giusta punizione quindi per chi era stato preda della cupidigia e del male!

La storia, vera o falsa che sia, induce comunque alla riflessione. Ma c’è chi giura che effettivamente il tesoro sia nascosto ancora oggi sul monte e che un’oscura presenza, visibile a pochi, lo custodisca.

#IrmaSaracino