Forse a una svolta la guerra in Yemen. Il segretario di Stato americano Blinken cerca una soluzione del conflitto in un colloquio con il ministro degli esteri saudita.
Oltre 250.000 le vittime di un conflitto che dura ormai da cinque anni, ignorato spesso dall’Occidente. Quasi dimenticato. Un bilancio amaro che semina morte e distruzione in un paese povero come lo Yemen, dove anche l’infanzia e l’innocenza si perdono negli orrori della #guerra.
Una Nazione dove la morte ormai é endemica e la vita si consuma nella #fame e nelle malattie, oltreché nei bombardamenti.
Secondo una stima di OCHA, l’agenzia umanitaria delle Nazioni Unite, sarebbero 100mila infatti i yemeniti morti a seguito dei combattimenti e circa 130mila a causa di malnutrizione e malattie acuite dal conflitto. Questa la fotografia della più grave crisi umanitaria del mondo!
Le speranze in un colloquio
E oggi, finalmente, l’America di Biden ha aperto una nuova pagina, ancora tutta da scrivere, su questa #guerra terribile. Il segretario di Stato americano Antony Blinken infatti, in un lungo colloquio telefonico con il ministro degli Esteri saudita, il principe Faisal bin Farhan Al Saud, ha affrontato il problema.
E ha invitato Al Saud a porre fine alla guerra in Yemen, ovviamente rafforzando le difese dell’ #Arabia Saudita. Un primo passo verso un processo di pacificazione? Si spera.
La notizia, data dal Dipartimento di Stato americano, é rimbalzata sui media sauditi che hanno anche evidenziato lo sforzo che i due Paesi si propongono di compiere per una soluzione politica del conflitto in Yemen.
Le ragioni della guerra
Posto all’estremità meridionale della penisola arabica, lo Yemen si affaccia sul golfo di Aden, importante snodo commerciale, ed é considerato uno dei Paesi più poveri del mondo.
Le sue condizioni di sottosviluppo diffuso lo pongono in una dipendenza pressoché totale da aiuti esterni. E la povertà dei suoi abitanti é estrema. #Fame, carestie e malattie falcidiano la popolazione.
Quali le cause di questo sottosviluppo? Indubbiamente un ruolo significativo lo ha avuto la Storia stessa di questa Nazione. Divisa e caratterizzata da rivalità di carattere religioso e politico.
Guerre civili, risalenti agli anni’60, nel tempo ne hanno impedito lo sviluppo economico, creandone la divisione tra Nord e Sud. Il Nord politicamente allineato a una politica di destra e il Sud, in prevalenza marxista.
Negli anni, superate le divisioni ideologiche di natura politica, si é giunti nel 1990 alla riunificazione del Paese. Ma Il tentativo é stato fallimentare.
Nuove guerre civili hanno insanguinato i miseri villaggi e le città di questo territorio, mentre gradualmente si é assistito all’insediamento a Nord di gruppi di rito sciita zaidita, appoggiati ancor oggi dall’Iran, gli Houthi
Il Sud, invece, a maggioranza sunnita, appoggiato dall’Arabia saudita. Purtroppo la situazione é precipitata nel tempo, grazie anche alla presenza di gruppi terroristici dell’Isis e di al-Qaeda.
Questa condizione di estrema belligeranza é stata siglata nel 2015 dall’attacco delle milizie saudite che hanno dato origine a un conflitto ancora in corso.
Il percorso verso la pacificazione é ancora tutto da delineare e appare irto di ostacoli. Intanto donne, uomini, bimbi innocenti continuano a morire nello Yemen di fame e di guerra.
#IrmaSaracino