Gennaro

Non solo una devozione viscerale, ma anche  un contratto, stipulato dinanzi a un notaio, lega la città di Napoli a San Gennaro.

 Una bufala? No, tutto assolutamente vero. Un atto notarile, risalente al lontano 1527, stabilisce un #patto tra i #napoletani e il #santo, per ovvi motivi assente giustificato, ma rappresentato dalle sue reliquie.  Un documento giuridicamente valido, gelosamente custodito nell’archivio della cappella di San Gennaro.

I termini del patto

Quando le preghiere non bastano, allora meglio garantirsi la protezione celeste con un atto notarile in piena regola! Questo in sintesi il pensiero pragmatico dei napoletani nel 1527.

E, ovviamente col placet delle Alte Sfere, il santo contraente all’epoca tenne fede ai termini del contratto. Ma quali erano?

Niente di più semplice. Liberare Napoli dalla peste, dai terremoti e da altre calamità che affliggevano la città. In cambio il popolo, degnamente rappresentato da una Deputazione di aristocratici e ricchi borghesi, gli avrebbe costruito una cappella, debitamente corredata da un Tesoro di tutto rispetto.

La storia di quel 1527

Detto, anzi scritto, fatto! Non si sa bene se per diretta intercessione dell’Altissimo,  San Gennaro liberò i napoletani, troppo spesso dimenticati dalle istituzioni, da ogni calamità.

La peste cessò, il Vesuvio smise di scuotere la terra e cessarono carestia e guerre.  Il contratto, giuridicamente valido per adesione ai patti, fu rispettato. E i #napoletani, dal canto loro, nel  1623 diedero incarico all’architetto Cosimo Fanzago di edificare, all’interno del Duomo, la cappella, che ancora oggi custodisce un Tesoro di inestimabile valore.

Ma le sorprese non finiscono qui. Il santo fu promosso generale dell’esercito e, come si compete agli alti gradi delle forze armate, lautamente stipendiato, ( una necessità dettata anche dai costi ingenti per il mantenimento della cappella).

E quanto al Tesoro? Chi ne è proprietario? Naturalmente il popolo di Napoli che da secoli, con una Deputazione di alto profilo etico e sociale, lo preserva dai malintenzionati.

Potenza dei contratti

Alla luce di questi eventi, vista anche l’attuale situazione, ma soprattutto vista l’efficacia di un atto notarile, sarebbe opportuno fare un sondaggio tra le varie santità, sempre a mezzo preghiere, per accertarne l’eventuale disponibilità a un contratto nazionale?

#IrmaSaracino