Intrighi e morti improvvise fanno parte di un copione ben collaudato dalla Russia di Putin
Gli ingredienti ci sono tutti per scrivere un copione degno della cinematografia horror nella Russia di Putin. Morti improvvise e misteriose di oligarchi, dissidenti, giornalisti scomodi. Pratiche magiche, occultismo, streghe.
Insomma un assortimento ricco e vario, adeguato a questo copione, indubbiamente anacronistico, ma reale.
E, tra sortilegi, invocazioni demoniache e discutibili sermoni pseudo religiosi, troneggia lui, il protagonista assoluto della Storia: il #veleno.
Un ampio assortimento
L’assortimento è vario e, ovviamente, adeguato ai tempi, supportato da una notevole e fantasiosa creatività da parte degli ideatori.
Molteplici anche le modalità di esecuzione che spaziano da un avvelenamento causato da indumenti intimi, intrisi di sostanza nociva ( come dimenticare le mutande avvelenate di Navalny) al polonio radioattivo.
Un metodo, quest’ultimo, che risultò efficace nel 2016 sull’ex agente de Kgb, Aleksandr Litvinenko, che fu fatto fuori con un tè killer a Londra.
Insomma ce n’è per tutti i gusti e le necessità del momento!
Il veleno nella Storia
Che il #veleno sia stato un killer, storicamente collaudato, caro al Kgb, è ben noto a tutti. Lo testimoniano le morti improvvise dei tanti personaggi scomodi del passato. Ma che, ai nostri giorni, sia ancora protagonista del traballante impero di uno zar fobico lascia perplessi.
E il lato oscuro delle coreografiche farse di Putin si affaccia su questo macabro palcoscenico, seguendo un copione i cui personaggi spesso scompaiono, falcidiati dalla #morte.
E’ il caso della morte improvvisa, avvenuta nei giorni scorsi, di Alexander Subbotin, ex amministratore delegato di Lukoil. Il triste annuncio è stato dato dal sito polacco Onet, che ha riportato una notizia del Moscow Times.
Durante una seduta con uno sciamano, alla presenza della devota moglie, l’oligarca, dopo aver ingerito veleno di rospo, al fine di rafforzare il sistema immunitario, si è sentito male.
Ciò che sorprende è che i coniugi Subbotin fossero soliti sottoporsi a questa terapia alternativa. Ma questa volta qualcosa è andato storto e la #morte ha mietuto un’altra vittima.
Per l’uomo infatti non c’è stato niente da fare e l’ #oligarca è spirato tra le braccia dell’amorevole moglie, che non ha ritenuto opportuno chiamare soccorsi. Decisione, questa, condivisa dallo sciamano!
Sale quindi il bilancio degli oligarchi deceduti in circostanze misteriose negli ultimi tre mesi. Fino a questo momento 7, con una netta prevalenza delle morti per suicidio. Come é ovvio unitamente alle rispettive famiglie.
Che ci sia lo zampino dello zar?
#IrmaSaracino