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Prime crepe tra il presidente Usa, Joe Biden, e il leader israeliano Netanyahu

Colpo di scena nei rapporti, fino ad ora, idilliaci tra il presidente Biden e il rigido leader israeliano #Netanyahu! Ieri sera, infatti, in un suo discorso, poche ore prima della delibera dell’Onu di un cessate il fuoco , Biden ha avuto parole di biasimo nei confronti del suo alleato di ferro. Reo, a suo dire, di schiacciare la popolazione palestinese con bombardamenti indiscriminati.

guterres3-1 Biden prende le distanze da Netanyahu
La strage dei civili

Parole forti che fotografano un cambio di rotta degli Stati Uniti nei confronti di Israele.

Una situazione fuori controllo

Mentre l’Onu prendeva posizione contro la catastrofe umanitaria in atto a #Gaza, il Wall Street Journal diffondeva una notizia allarmante. L’esercito israeliano aveva cominciato a pompare acqua di mare nei tunnel di Hamas.

Una serata densa di avvenimenti, dunque, quella di ieri che racconta l’orrore di una #guerra spietata, terribile.

Il pugno di ferro di Netanyahu

Il presidente statunitense prende così una posizione netta nei confronti della rigida politica di Benyamin Netanyahu, che ormai appare sempre più isolato in ambito internazionale.

Il governo conservatore di Israele crea i presupposti di un conflitto che potrebbe avere conseguenze gravi e che potrebbe allargarsi, coinvolgendo tutti i paesi arabi e non solo-

Ma #Netanyahu sembra non tener conto di nessun appello o esortazione. Probabilmente all’epilogo anche all’interno del suo Paese, mostra i pugni al mondo e persegue una politica conservatrice.

Perentorio, determinato ad andare fino in fondo, fa sapere di non voler recedere da questo sterminio di massa. La sua posizione non cambia dunque,, salvo vedere le eventuali conseguenze di questo indebolimento della solida alleanza con gli Stati Uniti.

Gaza non sarà un Hamastan e nemmeno un Fatahstan”, ha dichiarato nei giorni scorsi con veemenza, lasciando intravedere le reali intenzioni di Israele per il futuro di #Gaza. Nessun Stato palestinese.

Che accadrà?

Un interrogativo, questo, che lascia tutti nella più totale trepidazione e a cui é difficile dare una risposta, sia pure sotto forma di ipotesi. Gli avvenimenti intanto si susseguono a ritmi incredibilmente celeri.

Dopo il veto degli Usa alla delibera delle Nazioni Unite di un cessate il fuoco, nessuno prevedeva il mutamento di posizione degli Stati Uniti. E, nell’immediato, il consigliere principale per la sicurezza nazionale di Biden, Jake Sullivan, andrà in Israele per avere un colloquio diretto con Netanyahu. Il tema che sarà oggetto dell’incontro? I tempi per la fine dei combattimenti.

Che il rigido Netanyahu, ormai isolato, possa venire, a seguito di questo incontro, a più miti consigli? ce lo auguriamo.

#IrmaSaracino