• Sab. Apr 27th, 2024

In migliaia in Campidoglio al grido di libertà

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La fiaccolata in memoria di Navalny ieri sera a Roma ha visto migliaia di partecipanti

Voluta fortemente da Calenda, la fiaccolata in memoria del dissidente russo Alexeij Navalny, per una volta, ha riunito i rappresentanti di tutti gli schieramenti politici italiani. Non sono mancate le contestazioni, specie nei confronti del leghista Romeo, tra le migliaia di partecipanti a questa manifestazione che ha assunto i toni della protesta contro una libertà negata.

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Navalny.JPG: Alexey Yushenkov / Алексей Юшенковderivative work: César, CC BY-SA 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0>, via Wikimedia Commons

Al grido di libertà, infatti, i presenti si sono stretti nello sdegno per l’assassinio di un uomo che ormai é divenuto il simbolo della lotta ai soprusi.

Una protesta unanime

C’erano tutti, ieri sera, nella piazza del Campidoglio di Roma. Dalle delegazioni dei partiti ai rappresentanti dei vari sindacati, Dagli ambasciatori di molte nazioni alla gente comune. Quel popolo, troppo spesso dimenticato, che, ieri sera, ha fatto sentire la sua voce. Una voce unica che, alla luce di quelle fiaccole, ha espresso tutta la sua insoddisfazione.

Un momento storico per l’Italia, che, per ipocrisia o no, ha visto finalmente destra e sinistra lontane dalle dichiarazioni platealmente denigratorie che sviliscono la nostra politica. E, in linea con questo accordo ritrovato, si sono avvicendati tutti i rappresentanti dei vari partiti in interventi in ricordo del compianto Navalny.

Ma quel grido inneggiante alla ‘libertà’ si é caricato di nuovi significati. ” Ce ne sono pochi di uomini come lui in Italia” ha dichiarato uno dei manifestanti ai microfoni di una delle tante emittenti presenti. Un’affermazione che ha un suo peso e che si presta a molteplici interpretazioni.

La libertà vietata

Così anche la sofferta storia dei nostri giorni ha i suoi eroi, capaci di morire in nome della libertà. Quella libertà negata da regimi totalitari, ma anche da quegli stati ammantati di democrazia, che magari non uccidono, ma querelano con troppa facilità.

Un clima censorio subdolo che nega la libertà di stampa, impedendo una corretta informazione. Ma nega anche al popolo la possibilità di capire, di vivere esprimendo la propria opinione.

Navalny ci ha lasciato un messaggio straordinario, un messaggio che sarà eterno.

In migliaia, dunque, uniamoci a quel grido di libertà. Che possa risuonare lontano, superando le barriere, i pregiudizi, le nazioni e, come un eco universale, accomuni tutti i popoli.

#IrmaSaracino