sogno

Shock per un video pubblicato dalla ministra israeliana per l’innovazione. Una Gaza futuristica, priva di Palestinesi, dominata dal lusso. Un sogno che offende le migliaia di morti tra i civili.

Tra le macerie e la desolazione di Gaza, dinanzi alle scene raccapriccianti di bimbi scheletricì per la fame, la ministra israeliana, Gila Gamliel, pubblica un video, creato dall’AI, che testimonia le reali intenzioni di Israele. E, mentre il mondo, (persino l’Italia), tuona contro questa crudeltà che rievoca immagini di un passato terribile, la gentile signora fa luce sulle reali intenzioni dello Stato ebraico. Al di là delle usuali giustificazioni ancorate ad un concetto di autodifesa, emerge il sogno di Israele!

‘O noi o loro’

Queste le parole scritte sul video che annulla ogni speranza di pace e vanifica i pressanti tentativi di una mediazione diplomatica di una guerra che ormai non trova più alcuna giustificazione.

L’odio nei confronti dei Palestinesi, espressosi nel corso degli anni con continui soprusi e sopraffazioni, specie da parte dei coloni ebrei, é ormai sotto gli occhi di tutti.

Ce lo raccontano le immagini che giungono da Gaza. Immagini che feriscono. Ma che fotografano l’esatta dimensione delle mire espansionistiche del governo di Netanyahu. Questi, infatti, forte dell’appoggio incondizionato di Trump, avanza nel suo progetto genocida.

accordo2 Il sogno di Israele, Gaza come Las Vegas
Netanyahu in una delle sue propagande manipolatorie

Assetati di sangue

Riemergono le parole di Ben Gvir, ministro spietato del governo Bibi, quando, dinanzi ad una stampa sconvolta, affermò senza mezzi termini : “Ogni palestinese meriterebbe una pallottola in testa”. Ma riemerge soprattutto l’esperienza personale vissuta in Israele nel 2012, quando la realtà si presentò ai nostri occhi in tutta la sua effettiva dimensione.

Ripercorrendo infatti quelle vie intrise di storia e di un divino che oggi sembra dimenticato, osservammo, notammo, l’odio che germogliava rapidamente nei confronti dei Palestinesi, ma anche l’intolleranza nei confronti dei cristiani.

Le chiese cristiane erano tutte recintate ed era pericoloso uscire dal recinto, non certo per i Palestinesi, ridotti alla miseria!

Una realtà sconosciuta ai più, o forse volutamente taciuta, ma che era lì sotto i nostri occhi.

La Terra Promessa

Era la Terra Promessa al Popolo Eletto ed ogni altra forma di religione rappresentava un oltraggio.

Ora il sogno si avvicina. Si spara sulla folla che cerca cibo. Si uccidono nel sonno intere famiglie riparate da tende improvvisate. Si spara anche sui sacerdoti.

Nessuna pietà, nessuna forma di umanità. E quanto a quei poveri ostaggi israeliani, ancora nelle mani di Hamas? La risposta, in termini concreti e reali, ce la dovrebbe dare il governo di Netanyahu.

Irma Saracino