L’America di Trump mostra il suo vero volto e colpisce la libertà di stampa. Ieri, l’esodo dei giornalisti del Pentagono
Giornata nera ieri per i giornalisti del Pentagono che hanno consegnato, quasi tutti, i propri tesserini, rifiutandosi di accettare le nuove regole imposte dal Dipartimento della Difesa. A loro dire una lmitazione senza precedenti che inficierebbe notevolmente la loro libertà di svolgere il proprio lavoro in maniera indipendente. Questo é l’ennesimo aspetto di un’America del tutto nuova.
Le motivazioni
Come riportato da Axios, alla base vi sono le inaccettabili restrizioni imposte dall’amministrazione Trump al servizio d’informazione, che ne limiterebbe la libertà. Una manifesta violazione del Primo Emendamento, ma anche un unicum nella storia dell’America.
La dichiarazione ufficiale
La notizia, data dalla Pentagon Press Association, é rimbalzata sui media internazionali, destando una notevole eco, specie in quei Paesi autoritari o ammantati di democrazia, dove la libertà di stampa é, già da tempo, costretta a limitazioni.
Nella dichiarazione si legge: “Oggi il Dipartimento della Difesa ha confiscato i distintivi dei giornalisti del Pentagono da praticamente tutte le principali organizzazioni mediatiche americane”( Axios)
- “I membri della Pentagon Press Association sono ancora impegnati a informare sulle forze armate statunitensi”, hanno scritto ( Axios)
- “Ma non commettiamo errori, oggi, 15 ottobre 2025, è un giorno buio per la libertà di stampa, che solleva preoccupazioni circa l’indebolimento dell’impegno degli Stati Uniti verso la trasparenza nella governance, la responsabilità pubblica al Pentagono e la libertà di parola per tutti.” ( riportato da Axios)
Un’informazione pilotata
Appare evidente come il Pentagono, con le sue nuove restrizioni, intenda pilotare le notizie a tutto danno dei principi su cui si fonda una corretta informazione.
Del resto nel panorama globale del momento appare sempre più lontano il sogno di una stampa libera e spesso, in paesi che sventolano una presunta democrazia, passano messaggi fuorviani, altamente manipolatori, che si piegano ai dictat di governi molto discutibili.
Una ribellione legittima
Un rifiuto di massa dunque, dei principali organi d’informazione non solo statunitensi, ma mondiali, quali Axios, Fox News, NBC, ABC, CNN, NPR, AP, Washington Post e New York Times,
Diverso l’atteggiamento di reti via cavo asservite al regime Trump, che hanno invece firmato l’adesione alle nuove regole imposte dal Pentagono.
Le ragioni del Pentagono
Non sono di certo convincenti le motivazioni addotte dal Pentagono sulle restrizioni imposte alla stampa. Motivazioni che, come riportato da Sean Parnell, portavoce del Pentagono, trovano la propria ragion d’essere nella necessità di salvaguardare la sicurezza del Paese.
Ennesimo colpo di scena dunque dell’amministrazione Trump!
Irma Saracino
